Sicurezza e
privacy sono argomenti che ogni utente dovrebbe prendere in
seria considerazione, poiché sempre più minacciati dalle nuove politiche di
produzione dei software e a causa di alcune peculiarità dei sistemi Windows e della
loro vastissima diffusione.
Infatti se da un lato la sicurezza non viene garantita dal sistema operativo stesso
poiché non è stata implementata alcuna funzione nativamente (a parte
qualcosa in WindowsXP), dall'altro molti software oggi in circolazione vengono offerti
gratuitamente, grazie ad una formula che prende il nome di
Adware. In pratica si
chiede all'utente di accettare pubblicità in cambio della gratuità del
programma in uso. Molto spesso però non ci si limita alla pubblicità, ma si
carpiscono informazioni segretamente, tramite piccoli programmi che vengono copiati
durante la fase di installazione del programma stesso, in maniera del tutto invisibile.
Non a caso, tali software, prendono il nome di
Spyware; è bene quindi
leggere attentamente le condizioni d'uso dei programmi che si intendono installare sul
proprio PC, in particolare se viene fatta menzione (raramente) della presenza di software
spyware.
Insomma molte minacce veicolate da Internet non sono né virus né altro
codice intrinsecamente dannoso. Si tratta piuttosto di applicazioni capaci di
compromettere la riservatezza, consentire agli hacker di assumere il controllo del
computer dell'utente a sua insaputa o di infastidirlo. Tra le minacce di questo tipo,
oltre ai già citati spyware e adware, si contano dialer, programmi joke, strumenti
per hacker, strumenti di accesso remoto, applicazioni per la decodifica delle password e
altro software non meglio classificabile.
Per chi fosse interessato, o comunque per approfondire l'argomento, consiglio la
lettura del seguente articolo:
S.Grisenti -
Spyware: quanti reati con i programmi "indiscreti"
Inoltre non bisogna dimenticare il grande problema dei
virus informatici, che
rappresenta sicuramente il più temuto e blasonato dei pericoli nel mondo
dell'information technology. Per dare un'idea dei costi causati dai danni a
sistemi informativi di corporation, imprese, enti pubblici e privati nel mondo,
Computer Economics ha fatto una
stima di 17.1 miliardi di dollari per l'anno 2000. Dal 1995 al 1999 si è
passati da 0.5 a 12.1 miliardi, cifra probabile anche per il 2001.
Si può comprendere quindi come il problema della sicurezza vada ben oltre la
semplice difesa dei dati personali e più in generale della privacy, coinvolgendo
invece tutto il mondo informatico e, anche indirettamente, tutti i suoi utenti.
Ad esempio lo
spam, frutto di una politica scellerata di marketing e con la
complicità di una generale situazione di insicurezza dei sistemi informatici, ha
costi notevolissimi. In proposito (tanto per parlare di soldi) secondo
Star Internet, uno dei principali fornitori
di servizi internet alle imprese in Gran Bretagna, lo spam costa qualcosa come 3,2
miliardi di sterline all'anno (solo nel loro paese)....
Aggiornamento:
Per l'Europa la situazione non è tanto diversa, anzi. In un recente articolo il
Garante della privacy rende nota una stima per l'anno 2003:
10 miliardi di
euro!! Di seguito il link all'articolo pubblicato su Punto Informatico,
Ora lo sappiamo tutti: lo spam
costa.